Siamo in emergenza sanitaria da Covid-19, ed è bene che tutti rispettiamo le regole date dal governo per superare questa che è già definita pandemia.
L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo avrà come conseguenza gravissime ripercussioni economiche, specialmente sui lavoratori e sulle tante attività costrette a chiudere non solo per decreto ma anche per i rallentati o sospesi ritmi di vita che coinvolgono tutti i settori produttivi.
Viste queste considerazioni appoggiamo la proposta avanzata da Cgil e Fiom al tavolo per le attività produttive, riteniamo che l’amministrazione di Persiceto debba bloccare il pacchetto di misure per il lavoro da 500000 € di recente approvato, per ridiscuterlo con le parti sociali, datoriali e di categoria e utilizzare al meglio tali preziose risorse in aiuto delle categorie che saranno in difficoltà, anche in sinergia con le misure di sostegno messe in campo da Stato e Regione. Il nostro Comune ha la fortuna d’avere questo tesoretto che si era ipotizzato di utilizzare per una misura valida solo per quest’anno, perciò data la situazione improvvisa ed emergenziale, pensiamo che sia quanto mai opportuno usarlo per aiutare chi sarà in difficoltà a causa dell’attuale emergenza.
Autore: Massimo Atti
BANDO PER IL LAVORO
Sull’albo pretorio di Persiceto è apparso un “Bando” per il lavoro di 500.000 € a fondo perduto per il solo 2020.
Le proposte dei sindacati sotto riportate ci trovano in accordo e particolarmente su:
• Rettroattività:
Un bando retroattivo non fa da propulsore ma appaiono come regalie senza progettazione, essendo un bando di un anno. I tempi oltretutto sono stretti non consentono una vera spinta all’impresa ma, verosimilmente, faranno da rimborso aveva già investito anche in assenza di bando
• La scelta dell’ordine cronologico di presentazione della domanda non va in direzione di agevolare imprese giovanili e/o femminili.
Concordiamo con l’istituzione di una commissione con relativi punteggi e graduatoria e di conseguenza allungare la durata di presentazione del bando.
La retroattività presente nel bando avvantaggia chi avesse già la documentazione pronta, verosimilmente , per spese già sostenute.
• Condividiamo fortemente l’estensione a tutto il territorio e non solo al centro storico per la “macroazione 2”
(MACROAZIONE N. 2 INSEDIAMENTO DI NUOVE ATTIVITÀ COMMERCIALI/ARTIGIANALI PER LA VENDITAAL DETTAGLIO DI BENI E/O SERVIZI ALL’INTERNO DELLA PERIMETRAZIONECOMUNALE DI CENTRO STORICO)
Campo Progressista
Abbiamo bisogno di Buona Politica.
Siamo convinti sia arrivato il tempo di un cambiamento per il nostro Paese. Un cambiamento che sfidi le disuguaglianze, la povertà, la precarietà. Che risponda alla domanda di futuro che emerge dal cuore dell’Italia. Un cambiamento che si prenda cura dell’ambiente, dell’accoglienza, della giustizia sociale. Che valorizzi l’ascolto e l’empatia, che favorisca il confronto e la partecipazione.
C’è bisogno di una nuova speranza.
I muri tornano a innalzarsi, le differenze dividono ed escludono, la disperazione è un sentimento sempre più diffuso. Troppe forze progressiste europee oggi sembrano concentrate solo sulla compatibilità dei conti economici, dimenticando vite e passioni. Anche per questo avanzano i populismi e le destre: per fermarli non basterà costruire un fronte politico “di sistema” che faccia argine. Serve aprire una nuova stagione. Un nuovo centrosinistra che si assuma la responsabilità del governo, per includere e per ridistribuire ricchezza e opportunità. Questa forza – non solo politica, ma sociale e civica – può nascere solo in netta discontinuità con le scelte di questi anni.
C’è bisogno di una nuova agenda politica.
In Italia e in Europa non saranno gli slogan a restituire futuro e opportunità, ma politiche sociali e fiscali che tutelino i più deboli. Per affrontare la disoccupazione e la precarietà, le disuguaglianze che producono povertà ed esclusioni sociali soprattutto nel Mezzogiorno, la gestione dei flussi migratori, la questione ambientale e l’uso sostenibile delle risorse, serve un programma di cambiamento condiviso e realizzabile, costruito dal basso e capace di coinvolgere competenze e intelligenze di questo Paese, da Nord a Sud. Serve ricostruire coesione sociale a tutti i livelli. Serve restituire ai corpi intermedi la loro preziosa funzione. Serve innovare le relazioni democratiche.
C’è bisogno di un nuovo modo di fare politica.
Il cambiamento non si impone dall’alto. Serve una politica gentile, capace di aprirsi e favorire la partecipazione di donne e uomini. Che sposti il proprio epicentro dalla televisione al territorio. Che prediliga il dialogo, la forza delle parole e delle idee agli insulti e agli slogan. Servono forze e protagonismi nuovi, a partire delle tantissime esperienze locali e associative che si rendono utili alla collettività disinteressandosi del clamore effimero e delle ambizioni personali. Non è più tempo di leader mediatici, aggressivi e solitari.
C’è bisogno di un campo nuovo, ampio, contemporaneo, utile. Campo Progressista.
Vogliamo costruire una rete su tutto il territorio Italiano. Esperienze politiche, associative, culturali. Progressiste, democratiche, ecologiste, civiche. Unite nell’esigenza di dare vita a una storia radicalmente inedita. Non un partito o un cartello elettorale, ma una leva che valorizzi le risorse positive esistenti e ne liberi di nuove. Avvertiamo l’inadeguatezza e il logoramento degli schieramenti politici attuali che non intercettano quello che pure esiste: un’Italia che ogni giorno si impegna per un Paese diverso, che crea e innova in nome dell’inclusione e della sostenibilità, che combatte i pregiudizi e il rancore sociale. Che è sobria, concreta, salda nei valori ma pragmatica e non settaria. Insieme a quest’Italia lanciamo un processo costituente partecipato e aperto a tutti coloro che sono alla ricerca di una nuova “casa”.
Insieme vogliamo fare la nostra parte per ridare speranza a questo Paese. Una storia nuova che inizia e alla quale vi invitiamo ad aderire. Per costruire insieme il nostro programma per l’Italia.
Giuliano Pisapia