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L’amministrazione comunale ha deciso di spostare 500000€ per sostenere
le imprese locali con contributi differenti nel caso ci siano o meno
dipendenti.
Una misura che da più parti erano state richieste e ,
visto il momento, sicuramente più utile di quel bando , che ci lasciava
perplessi,per attirare nuove aziende.
Una prima misura necessaria , che però dovrà essere la capofila di altre che dovranno essere rivolte anche alle famiglie.
Misure che dovranno andare ad integrarsi con quelle che verranno messe
in atto da Governo e Regione per avere una migliore efficacia e più
ampia coperture, senza contare che molte decisioni del Governo sulle
aperture e sul distanziamento sociale sono in continua evoluzione.
La cosa importante è che questa prima manovra sia stata fatta,
probabilmente si sarebbero potute fare prima me meglio tardi che mai.
In un momento difficile non serviva una crisi dell’Unione. Le
conseguenze le vedremo, sperando non incidano troppo sui servizi e sui
cittadini. Una maggioranza che si è disunita in un periodo che richiede
unità.
Vedremo che succederà, magari non troppo sereni
La situazione emergenziale è ancora lontano dall’essere chiusa anche se
alcuni segnali positivi arrivano, anche l’apertura di ulteriori attività
lo si può leggere come una nota positiva,certo è che la strada è ancora
lunga.
Passerà , lentamente e gradatamente ma passerà, lasciando i
suoi danni e i suoi problemi che a vari livelli andranno risolti.
Problemi che non dureranno sei mesi o un anno , dureranno di più e andranno affrontati con un occhio anche al futuro.
Ogni istituzione dovrà fare del suo meglio dallo stato alle regioni fino ai comuni.
Abbiamo di certo, qui a Persiceto, una storia e una cultura di
solidarietà che si può anche e vincere dalla forte presenza di
volontariato e associazionismo, un motore che risulterà ingolfato da un
lato e stanco dall’altro dato che una parte è ferma e una è a pieno
regime nelle attività emergenziali. Qui pensiamo servirà un aiuto, come
servirà allo sport altro motore di comunità e di buona e sana società.
Crediamo però che la funzione principale dei comuni sarà quella di
andare in sostegno delle realtà più fragili: Famiglie, Anziani e tutto
quello che sono i servizi sociali.
Questo modo di vedere
l’amministrazione locale ci porta a pensare che nei prossimi anni si può
rinunciare a qualche asfaltatura rimandabile, a qualche progetto da
realizzare dopo dando la precedenza a quelle che sono le situazioni di
fragilità e all’economia locale. Piacerebbe a tutti fare questo e quello
ma non sempre è possibile e nel caso non lo fosse noi sappiamo a chi
dare la precedenza soprattutto dopo questa emergenza. Forse sono
ragionamenti inutili perché ci risolleveremo benissimo e in fretta, e
allora saremo contenti di aver speso del tempo per nulla.
Sono tutti
se con una unica certezza la fortuna che nelle casse comunali sono
entrate 15000000 € circa da recupero di evasione proprio nell’anno in
cui potrebbero essere più utili per la nostra comunità .
Siamo in emergenza sanitaria da Covid-19, ed è bene che tutti rispettiamo le regole date dal governo per superare questa che è già definita pandemia.
L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo avrà come conseguenza gravissime ripercussioni economiche, specialmente sui lavoratori e sulle tante attività costrette a chiudere non solo per decreto ma anche per i rallentati o sospesi ritmi di vita che coinvolgono tutti i settori produttivi.
Viste queste considerazioni appoggiamo la proposta avanzata da Cgil e Fiom al tavolo per le attività produttive, riteniamo che l’amministrazione di Persiceto debba bloccare il pacchetto di misure per il lavoro da 500000 € di recente approvato, per ridiscuterlo con le parti sociali, datoriali e di categoria e utilizzare al meglio tali preziose risorse in aiuto delle categorie che saranno in difficoltà, anche in sinergia con le misure di sostegno messe in campo da Stato e Regione. Il nostro Comune ha la fortuna d’avere questo tesoretto che si era ipotizzato di utilizzare per una misura valida solo per quest’anno, perciò data la situazione improvvisa ed emergenziale, pensiamo che sia quanto mai opportuno usarlo per aiutare chi sarà in difficoltà a causa dell’attuale emergenza.
Sull’albo pretorio di Persiceto è apparso un “Bando” per il lavoro di 500.000 € a fondo perduto per il solo 2020.
Le proposte dei sindacati sotto riportate ci trovano in accordo e particolarmente su:
• Rettroattività:
Un bando retroattivo non fa da propulsore ma appaiono come regalie senza progettazione, essendo un bando di un anno. I tempi oltretutto sono stretti non consentono una vera spinta all’impresa ma, verosimilmente, faranno da rimborso aveva già investito anche in assenza di bando
• La scelta dell’ordine cronologico di presentazione della domanda non va in direzione di agevolare imprese giovanili e/o femminili.
Concordiamo con l’istituzione di una commissione con relativi punteggi e graduatoria e di conseguenza allungare la durata di presentazione del bando.
La retroattività presente nel bando avvantaggia chi avesse già la documentazione pronta, verosimilmente , per spese già sostenute.
• Condividiamo fortemente l’estensione a tutto il territorio e non solo al centro storico per la “macroazione 2”
(MACROAZIONE N. 2 INSEDIAMENTO DI NUOVE ATTIVITÀ COMMERCIALI/ARTIGIANALI PER LA VENDITAAL DETTAGLIO DI BENI E/O SERVIZI ALL’INTERNO DELLA PERIMETRAZIONECOMUNALE DI CENTRO STORICO)
Abbiamo bisogno di Buona Politica.
Siamo convinti sia arrivato il tempo di un cambiamento per il nostro Paese. Un cambiamento che sfidi le disuguaglianze, la povertà, la precarietà. Che risponda alla domanda di futuro che emerge dal cuore dell’Italia. Un cambiamento che si prenda cura dell’ambiente, dell’accoglienza, della giustizia sociale. Che valorizzi l’ascolto e l’empatia, che favorisca il confronto e la partecipazione.
C’è bisogno di una nuova speranza.
I muri tornano a innalzarsi, le differenze dividono ed escludono, la disperazione è un sentimento sempre più diffuso. Troppe forze progressiste europee oggi sembrano concentrate solo sulla compatibilità dei conti economici, dimenticando vite e passioni. Anche per questo avanzano i populismi e le destre: per fermarli non basterà costruire un fronte politico “di sistema” che faccia argine. Serve aprire una nuova stagione. Un nuovo centrosinistra che si assuma la responsabilità del governo, per includere e per ridistribuire ricchezza e opportunità. Questa forza – non solo politica, ma sociale e civica – può nascere solo in netta discontinuità con le scelte di questi anni.
C’è bisogno di una nuova agenda politica.
In Italia e in Europa non saranno gli slogan a restituire futuro e opportunità, ma politiche sociali e fiscali che tutelino i più deboli. Per affrontare la disoccupazione e la precarietà, le disuguaglianze che producono povertà ed esclusioni sociali soprattutto nel Mezzogiorno, la gestione dei flussi migratori, la questione ambientale e l’uso sostenibile delle risorse, serve un programma di cambiamento condiviso e realizzabile, costruito dal basso e capace di coinvolgere competenze e intelligenze di questo Paese, da Nord a Sud. Serve ricostruire coesione sociale a tutti i livelli. Serve restituire ai corpi intermedi la loro preziosa funzione. Serve innovare le relazioni democratiche.
C’è bisogno di un nuovo modo di fare politica.
Il cambiamento non si impone dall’alto. Serve una politica gentile, capace di aprirsi e favorire la partecipazione di donne e uomini. Che sposti il proprio epicentro dalla televisione al territorio. Che prediliga il dialogo, la forza delle parole e delle idee agli insulti e agli slogan. Servono forze e protagonismi nuovi, a partire delle tantissime esperienze locali e associative che si rendono utili alla collettività disinteressandosi del clamore effimero e delle ambizioni personali. Non è più tempo di leader mediatici, aggressivi e solitari.
C’è bisogno di un campo nuovo, ampio, contemporaneo, utile. Campo Progressista.
Vogliamo costruire una rete su tutto il territorio Italiano. Esperienze politiche, associative, culturali. Progressiste, democratiche, ecologiste, civiche. Unite nell’esigenza di dare vita a una storia radicalmente inedita. Non un partito o un cartello elettorale, ma una leva che valorizzi le risorse positive esistenti e ne liberi di nuove. Avvertiamo l’inadeguatezza e il logoramento degli schieramenti politici attuali che non intercettano quello che pure esiste: un’Italia che ogni giorno si impegna per un Paese diverso, che crea e innova in nome dell’inclusione e della sostenibilità, che combatte i pregiudizi e il rancore sociale. Che è sobria, concreta, salda nei valori ma pragmatica e non settaria. Insieme a quest’Italia lanciamo un processo costituente partecipato e aperto a tutti coloro che sono alla ricerca di una nuova “casa”.
Insieme vogliamo fare la nostra parte per ridare speranza a questo Paese. Una storia nuova che inizia e alla quale vi invitiamo ad aderire. Per costruire insieme il nostro programma per l’Italia.
Giuliano Pisapia
Pellegatti ha vinto il ballottaggio ed è il nuovo Sindaco di San Giovanni in Persiceto.
I complimenti, da parte nostra, per il significativo risultato raggiunto e gli auguri di buon lavoro. Non mancheranno occasioni di confronto, pur nella diversità dei ruoli, per contribuire al miglioramento del nostro comune.
Un sentito ringraziamento anche a Tommaso Cotti, il nostro candidato, per l’impegno e la generosità dimostrata in campagna elettorale. E’ stato davvero bello e piacevole essere dalla stessa parte, e continuerà ad esserlo continuando a lavorare per il bene di Persiceto.
IL COMPARTO DEL POSTRINO: L’EREDITÀ DI POLITICHE DI SVILUPPO CHE SI MANIFESTANO SEMPRE PIÙ INADEGUATE ALL’ATTUALE REALTÀ ECONOMICA E SOCIALE DEL NOSTRO TERRITORIO.
La firma di ratifica del piano particolareggiato denominato “D4.2 Postrino” da parte del Commissario prefettizio , si configura come “atto dovuto” di un iter burocratico avviato in anni precedenti e non certo come scelta di natura politica che peraltro il Commissario non potrebbe compiere.
Questo però non può non farci riflettere sull’idea di sviluppo che per anni si è sostenuta, un’idea in base alla quale lo sviluppo era commisurato alla quantità di metri cubi autorizzati anche a discapito di un consumo del territorio che si sta rivelando sempre più insostenibile.
Un’idea che partiva dal presupposto che la semplice previsione di più Centri commerciali , più insediamenti produttivi ed abitativi portassero di per sé maggiore sviluppo ed occupazione, mentre invece si sono semplicemente sostituiti all’esistente non portando una sensibile reale crescita all’economia locale. Al contrario si sono spesso svuotati i centri storici ed impoveriti gli insediamenti esistenti.
Per questo occorre al più presto rivedere e ridimensionare il Piano Strutturale Comunale e le scelte strategiche di assetto e sviluppo in esso prefigurate, tutelando l’integrità fisica ed ambientale nonché l’identità culturale del nostro territorio.
Questo processo deve avvenire attraverso la consultazione e il reale coinvolgimento della cittadinanza, anche con la eventuale previsione di referendum popolari a fronte di decisioni così importanti per la vita e il futuro di ognuno di noi.
La nuova Amministrazione Comunale dovrà quindi impegnarsi su una nuova idea di sviluppo puntando sulla evoluzione ed eventuale riconversione delle aree industriali e commerciali esistenti e previste dal PSC , all’interno di una politica di rigenerazione urbana che riduca il consumo di suolo, tuteli il territorio agricolo, diffonda la rete di connessione a banda larga, incentivi la riqualificazione delle strutture e degli edifici esistenti. anche attraverso incentivi e politiche fiscali che favoriscano l’integrazione e l’innovazione reale dei prodotti e dei servizi.
SINISTRA AMBIENTE PER PERSICETO
P.S.I. Terre d’acqua
S.E.L. Terred’acqua
Durante il fine settimana appena trascorso siamo stati con i banchetti a chiedervi di recarvi all’URP e anche di fare la fila per firmare la nostra lista e permetterci di partecipare alle elezioni.
Abbiamo abbondantemente superato l’obiettivo delle 200 firme che ci eravamo posti (il minimo richiesto era di 175 firme, ma è indispensabile avere un minimo di firme in più per sicurezza), abbiamo superato l’obiettivo con qualche giorno di anticipo così possiamo presentare la nostra lista in tutta tranquillità.
E’ per questo che vi ringraziamo per il vostro gesto, per averci dedicato del tempo, per aver accettato di fare la fila all’URP e per averci permesso di partecipare alle prossime elezioni comunali.