Non ci fasciamo la testa prima di essercela rotta , ma…

La situazione emergenziale è ancora lontano dall’essere chiusa anche se alcuni segnali positivi arrivano, anche l’apertura di ulteriori attività lo si può leggere come una nota positiva,certo è che la strada è ancora lunga.
Passerà , lentamente e gradatamente ma passerà, lasciando i suoi danni e i suoi problemi che a vari livelli andranno risolti. Problemi che non dureranno sei mesi o un anno , dureranno di più e andranno affrontati con un occhio anche al futuro.
Ogni istituzione dovrà fare del suo meglio dallo stato alle regioni fino ai comuni.
Abbiamo di certo, qui a Persiceto, una storia e una cultura di solidarietà che si può anche e vincere dalla forte presenza di volontariato e associazionismo, un motore che risulterà ingolfato da un lato e stanco dall’altro dato che una parte è ferma e una è a pieno regime nelle attività emergenziali. Qui pensiamo servirà un aiuto, come servirà allo sport altro motore di comunità e di buona e sana società.
Crediamo però che la funzione principale dei comuni sarà quella di andare in sostegno delle realtà più fragili: Famiglie, Anziani e tutto quello che sono i servizi sociali.
Questo modo di vedere l’amministrazione locale ci porta a pensare che nei prossimi anni si può rinunciare a qualche asfaltatura rimandabile, a qualche progetto da realizzare dopo dando la precedenza a quelle che sono le situazioni di fragilità e all’economia locale. Piacerebbe a tutti fare questo e quello ma non sempre è possibile e nel caso non lo fosse noi sappiamo a chi dare la precedenza soprattutto dopo questa emergenza. Forse sono ragionamenti inutili perché ci risolleveremo benissimo e in fretta, e allora saremo contenti di aver speso del tempo per nulla.
Sono tutti se con una unica certezza la fortuna che nelle casse comunali sono entrate 15000000 € circa da recupero di evasione proprio nell’anno in cui potrebbero essere più utili per la nostra comunità .

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